Da ieri, giorno di San Valentino, è andato ufficialmente in pensione Internet Explorer, il primo browser messo a punto da Microsoft nell’ormai lontano 1995. Grazie al fatto di essere stato installato su tutti i sistemi operativi della casa di Redmond (Ossia da Windows 95 fino quasi ai giorni nostri), Internet Explorer ha rappresentato per lunghi anni l’unica scelta per gli utenti medi, raggiungendo nel 2004 addirittura il 94% della quota di mercato.
Da oggi dunque, l’ormai ex browser di Windows non è più accessibile nemmeno cliccandone l’icona visto che aprendo il programma, non appare altro che una finestra che suggerisce di usare Edge, il più recente programma di navigazione internet di Microsoft lanciato nel 2015 e basato sulla stessa architettura di Google Chrome, la Chromium che prometterebbe ai propri utenti un’esperienza Web più veloce, più sicura e più moderna rispetto a Internet Explorer. Staremo a vedere.
L’annuncio dell’addio di Internet Explorer era comunque già arrivato lo scorso giugno allor quando Microsoft aveva dichiarato che il programma non avrebbe più ricevuto supporto. Ricordiamo che per internet explorer non è stato tutto “rose e fiori”, tra i problemi più grandi negli anni senza ombra di dubbio il fatto di essere stato un programma lento, inaffidabile e complicato da usare. Poi l’arrivo della concorrenza, su tutti Google Chrome, poi Mozilla Firefox e non in ultimo Safari il browser di Apple. Negli ultimi anni poi IE si era accaparrato il triste appellativo di essere il browser più utilizzato per scaricare gli altri browser.
Chiudiamo dando qualche numero: oggi, Chrome il browser di Google è al primo posto nel mercato. Viene, infatti, usato dal 65,8% degli utenti davanti Safari – secondo al 18,7% – ed Edge al 4,44%.