Se il titolo potrebbe aver suscitato in voi un ulteriore "fastidio", soprattutto vista l'attuale situazione in cui versa il mercato delle schede grafiche consumer, l'annuncio di NVIDIA di queste ore invece potrebbe rappresentare un chiaro segnale che il produttore abbia deciso di porre in qualche modo rimedio a quello che senza dubbio sta diventando (o è diventato) un vero e proprio problema: il mining delle criptovalute.
L'azienda californiana infatti ha annunciato le sue prime soluzioni destinate esclusivamente al mining. NVIDIA CMP (Crypto Mining Processor) rappresenta la nuova famiglia di GPU ottimizzate per gli algoritmi utilizzati per minare le criptovalute, una serie di 4 GPU che, oltre a fornire un'ulteriore opzione, dovrebbe rappresentare ora (si spera) il punto di riferimento su cui si dovrebbero indirizzare gli utenti interessati al mining, in particolare ad Ethereum.
I 4 modelli, siglati come NVIDIA CMP HX, sono equipaggiati con 6/10GB di VRAM e saranno disponibili attraverso i classici partner NVIDIA (ASUS, Colorful, EVGA, Gigabyte, MSI, Palit ecc), offrirendo un hashrate che, in base alla fascia di prezzo, parte da 25 MH/s e può arrivare a un massimo di 86 MH/s. Anche i consumi saranno diversi in base alla potenza offerta, con valori che partono da 125W e arrivano a 320W sul modello di punta.
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