In un periodo storico non proprio entusiasmante per il mercato globale e in particolare per quello tecnologico (inutile ribadire ulteriormente la questione), il segmento dei processori "appare" piuttosto in forma: l'offerta è molto solida e copre praticamente tutte le fasce di utenza, la disponibilità risulta piuttosto buona e le novità per questo 2022 sono diverse e decisamente interessanti anche in ottica futura.
Stando però all'ultimo report di Mercury Research relativo al primo trimestre dell'anno, si tratta però solo di apparenza, i numeri proposti nello studio svelano al contrario una situazione piuttosto delicata che, in sostanza, si traduce in un pesante calo a livello globale delle spedizioni di CPU in tutti i settori del mercato.
Stando a quanto dichiarato dal presidente di Mercury Dean McCarron, in questi primi tre mesi del 2022 si è registrato un calo del 30%, una piccola voragine potremmo dire che, dati alla mano, non risparmia nessun filone della catena produttiva. In questo contesto non proprio positivo, AMD sembra però aver avuto la meglio sul competitor Intel, rosicando quote di mercato praticamente in tutti i settori, da quello consumer desktop/notebook, arrivando a quello server.
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