Delle vulnerabilità in Google Chrome e Android sarebbero state vendute dalla società che le ha individuate o persino create a degli hacker ritenuti vicini a otto Governi. Lo afferma Google in un post sul suo blog in cui aggiorna la comunità sul lavoro di TAG, il Threat Analysis Group "che è alla continua ricerca di vulnerabilità zero days", chiamate così perché i malintenzionati le scoprono prima delle aziende che dovrebbero risolverle, quindi non lasciano nemmeno un giorno di tempo per rimediare - zero days, appunto.
In questa storia il condizionale è preferibile perché è la stessa Google ad ammettere tra le righe di non avere certezze incrollabili, solo - evidentemente - sospetti più che fondati tanto da consentirle di fare pubblicamente nomi e cognomi. Il protagonista in questione sarebbe Cytrox, società macedone che avrebbe venduto quattro vulnerabilità di Google Chrome e una di Android a malintenzionati con legami importanti, a tratti inquietanti.
A far parte del "pacchetto" anche lo spyware Predator di Cytrox, che sarebbe stato il mezzo per introdursi attraverso le falle e trafugare ogni cosa all'interno dei bagagli virtuali dei malcapitati.
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